Il nostro nome

Il nome della squadra è un omaggio a un paio di cose che ci piacciono una cifra.

Iniziamo dalla Giamaica: le radio dell’isola, appena dopo la seconda guerra mondiale captavano il jazz suonato negli Stati Uniti. Elaborato dalla ribollente realtà locale questo genere è diventato prima ska, poi rocksteady per poi diventare reggae e insieme ad esso tutto quello che ne è disceso.

skaAnche la lingua parlata nell’isola deriva dall’inglese; tuttavia della sua formalità originale conserva davvero poco. L’inglese lo si parla in tutto il mondo, in un modo o nell’altro, e più o meno tutti ci si capisce. In Giamaica invece questa lingua è diventata qualcosa di unico, la pronuncia si è sporcata, ha assorbito il sanguigno, il sole e la terra che pervadono l’isola e le sue dancehall.

Consiglio di andare a leggere il testo di una canzone per farvi un’idea di quello che sto dicendo! Ve ne suggeriamo una a caso

Tanto per tornare al perché del nome, fatemi ricordare che tra i motivi ricorrenti nei testi della musica giamaicana, c’è sicuramente quello del venire dalla strada, di essere rude, grezzo… più degli altri o come si dice in giamaicano… Rougher Dan Dem (rougher than them)!

Infine , tra le tante cose che ci piacciono una cifra c’è l’interesse nato già precedentemente rispetto alla decisione di partecipare al Mongol Rally: la passione per la figura di Temujin o, come è più convenzionalmente conosciuto, Genghiz Kahn.

Questo stupefacente personaggio è nato nella steppa mongola, figlio di un capo tribù avvelenato ed ucciso quando il futuro Khan era ancora meno che adolescente. Da quel momento lui e la madre, cacciati dall’usurpatore del padre, sono stati costretti a scappare da soli, senza nulla, nella steppa mongola per scampare alla sicura morte cui sarebbero andati incontro se avessero incontrato i loro precedenti compagni. Da questa origine miserevole, il nostro Genghiz fu capace di rialzarsi, di radunare amici, vendicarsi, riunire le tribù nomadi dei mongoli (impresa paradossalmente inconcepibile!) in un unico popolo capace di conquistare la metà del mondo allora conosciuto, costituendo l’impero più grande che la storia avesse, ed ancora ha, mai visto: tutto questo in una vita sola! Partendo da meno di zero, da solo nel deserto e con una tribù intera che voleva ucciderlo.

Che enorme figura! Era impossibile non citarlo nel nostro nome, che sia di ispirazione e guida nei momenti di difficoltà che ci capiteranno nel viaggio, ma non solo!

Ed a ben pensarci, un filo conduttore tra la società Giamaicana e Genghiz c’è! Da una parte un’isola di 2 milioni di abitanti, persa nella miseria ed appena affrancatasi dal dominio inglese, dall’altra un uomo solo nel deserto: entrambi hanno saputo creare qualcosa di grande nonostante le risorse apparentemente limitate. Ed entrambi sono riuscite nell’impresa trascendendo dalla loro natura umana, in entrambi i casi impregnata di violenza, ignoranza e povertà. Big up!

E allora non è un male sapersi spogliare degli orpelli materiali e morali, può diventare una qualità essere grezzi, può essere importante aspirare ad essere… Rougher Dan Khan!

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